SANTI PIETRO E PAOLO
I due apostoli arrivarono a Roma per professare la fede in Dio e lì entrambi trovarono la morte. San Pietro fu arrestato ma chiese lui stesso di essere crocefisso a testa in giù per rispetto verso la figura di Gesù di cui non voleva imitare nei dettagli la morte.
San Paolo venne invece decapitato sulla via Laurentina e dal rimbalzo della sua testa a terra scaturirono tre fonti d’acqua su cui vennero erette le rispettive fontane. In questa parte della città sorse anche successivamente il Santuario della Madonna delle tre Fontane.
Ma perché dato che i due santi non si sono mai incontrati la città Roma li festeggia insieme? Paolo non ha mai nemmeno conosciuto Gesù, ma le assonanze tra di loro hanno spinto la Chiesa ad unirli in un’unica festività.
Innanzitutto la loro grande capacità di donarsi a Cristo senza temere morte e martirio li ha resi per i fedeli un simbolo delle radici cristiane della fede.
E proprio per questo motivo Roma li celebra insieme, essa è la città che li ha fatti incontrare il loro destino di santità e dove è nata la Chiesa.
Sono martirizzati insieme il 29 giugno.
PREGHIERA
O santi Apostoli, che rinunciaste a tutte le cose del mondo per seguire al primo invito
il grande maestro di tutti gli uomini, Cristo Gesù, otteneteci, vi preghiamo, che anche noi viviamo con il cuore sempre staccato da tutte le cose terrene e sempre pronti a seguire le divine ispirazioni.
INDULGENZA PLENARIA
Viene concessa l’indulgenza plenaria al fedele che, nella solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo, devotamente usa un oggetto di pietà, benedetto dal Sommo Pontefice o da un Vescovo, recitando la professione di fede con qualsiasi legittima formula.
Oggi è concessa indulgenza plenaria anche al fedele che, devotamente, visita recitandovi un Padre nostro e un Credo, una basilica minore.
L’indulgenza, valida per sé stessi o per un defunto, si può lucrare una sola volta al giorno.
Le condizioni per poter lucrare l’indulgenza sono sempre le medesime: Confessione Comunione, preghiere per le intenzioni del Santo Padre, confessione, un atto personale di disaffezione al peccato, anche veniale.