LA STORIA DI UN SACRAMENTALE ORMAI DIMENTICATO

di Matteo Maria Donati
Come tutti noi sappiamo l’abito ecclesiastico è un vestito portato dal clero secolare e regolare, da distinguere dalle vesti liturgiche che i ministri di culto indossano durante le sacre celebrazioni.
Fino al Concilio Vaticano II consisteva nella veste talare o nell’abito religioso lungo; tali abiti possono essere sostituiti dal clergyman, per i sacerdoti diocesani.
A partire dal V secolo, quando cominciarono ad andare di moda gli abiti corti, introdotti dalle popolazioni germaniche, i concili locali dei vescovi proibirono tali abiti per il clero locale.
